Giocare fa bene al cervello

Lo sapevi che il gioco non è solo un’attività per bambini? Che giocare fa bene al cervello? Queste sono le domande a cui cercheremo di rispondere in questo articolo.
Vi sono numerose ricerche mirate a comprendere quali siano le attività che portano del beneficio alla nostra persona durate l’attività ludica. Numerosi sono gli psicologi o pedagogisti che in passato si sono interrogati e che hanno portato alla luce interessanti ricerche dove si afferma che il gioco porta benefici per lo sviluppo e la crescita del bambino, ma anche negli adulti. Sigmund Freud, padre della psicanalisi, diceva che il gioco rappresenta un momento in cui il bambino ha la possibilità di imitare il proprio genitore nelle sue attività quotidiane. 

Secondo Lev Vygotskij, psicologo e pedagogista sovietico nonché padre della scuola storico-culturale dice che il gioco costituisce un eccezionale elemento di crescita e di definizione della struttura di personalità in tutti i suoi aspetti. È da considerare poi che la nostra personalità è in continua evoluzione anche nella fase adulta.

Anche Jean Piaget, psicologo, biologo, pedagogista e filosofo svizzero, riconosce nel gioco una funzione centrale dello sviluppo della sfera cognitiva personale e della personalità.

Mentre Per Winnicott, il gioco è sempre un’esperienza creativa e la capacità di giocare in maniera creativa permette al soggetto di esprimere l’intero potenziale della propria personalità grazie alla sospensione del giudizio, a una tregua dal faticoso e doloroso processo di distinzione tra sé, i propri desideri, la realtà, e le sue frustrazioni. 

A questo punto si può desumere che il gioco ha una funziona preponderante sullo sviluppo della nostra personalità che è in costante mutamento, e mentre giochiamo mettiamo in campo attitudini come l’attenzione, la  concentrazione, la sincoronizzazione psicomotoria, l’intelligenza, la strategia, i riflessi, la pazienza, la creatività, l’improvvisazione, il pensiero analitico, la memoria e altro ancora. Queste capacità possono essere allenate e migliorate durante il gioco.

Da un punto di vista psicologico e neurologico, giocare è un’attività che stimola tutta una serie di aspetti interessanti a livello cerebrale da prendere in considerazione. Ogni volta che veniamo messi in una condizione di prevalenza alla vincita oltre che alla vincita stessa, il nostro cervello la elabora rilasciando dopamina, l’ormone che, oltre a diverse funzioni, stimola anche la sensazione del piacere. 

Il rilascio di dopamina è presente anche dopo aver mangiato buon cibo o ascoltato buona musica.

Una cosa importante è non confondere il divertimento con il gioco, perchè il gioco, a differenza da qualsiasi forma di svago libero, ha degli obiettivi e delle regole precise da dover rispettare. Per cui, il divertimento nel gioco è solo una parte del tutto, perchè si può vincere ma si può anche perdere, e bisogna imparare a saper perdere per poi rimettersi in gioco e cimentarsi in una rivincita. Proprio per questo vi sarà già capitato di imbattervi nell’ossimoro “il gioco è una cosa seria!”.