In una società votata al successo, si è davvero perdenti se si fallisce?
Esistono dei videogiochi basati sul fallimento. Il giocatore si cimenta in una sfida estremamente ardua dove il fallimento sta alla base della comprensione della sfida stessa. Bisogna perdere fino a quando non si impara comprendere a pieno la logica del gioco. Per tanto, la vittoria è dovuta solo al livello di apprendimento della situazione. Questi tipi di giochi una volta erano considerati un settore di nicchia. Oggi, invece, questo genere è diventata una tipologia di gioco estremamente popolare. Ma perchè cimentarsi in sfide cosi ardue dove la sconfitta la fa da padrone? Dove l’espereienza produce un tasso di frustrazione cosi alto?
Forse perchè si è consapevoli che vincere è possibile nonostante la grande difficoltà? Che la riuscita, la soddisfazione di vincere è superiore all’alto grado di frustrazione? In questo caso il detto “L’importante non è vincere ma partecipare” non ha senso, forse ha più senso il detto “sbagliando si impara”.
Ogni volta che si affronta la sfida e si perde il nostro cervello immagazzina delle informazioni. Oltre al lato emozionale che prevale su tutto, durate una serie di azioni che portano alla vittoria o al fallimento il cervello memorizza le informazioni volte a migliorare la perfomance cosi da affrontare la sfida ogni volta con maggiori strumenti. Sono prorio quest strumenti che sono preziosi, preziosi per fare in modo che i notri tentativi diventino sempre più efficienti verso un’alta difficoltà o solo apparentemente tale. Se si riesce ad avere costanza e determinazione, due srtumenti fondamentali, e superare l’atrito emozionale che ci spinge ad abbondare e a demoralizzarci, emerge una forza che ci spinge a tentare, tentare e tentare ancora fino a quando non otteniamo il successo. A questo punto la vittoria ha un sapore decisamente più gustosa. Nella nostra cultura l’errore, il fallimento ha una connotazione negativa. In altre culture invece l’errore e il fallimento stanno alla base della crescita. Una crescita volta ad acquisire nuove nozioni e che ci faccia uscire dalla confort zone. Demoralizzarsi è facile e questa condizione ci porta in uno stato di avvilimento, di mancanza di fiducia in noi stessi facendo mancare il motore emozionale e motivazionale per tentare ancora e ancora fino a raggiungere la performance desiderata. Queste condizioni sono molto affini all’ambito dello sport soprattutto agonistico dove la performance mette in gioco la propria carriera.Quindi perdere diventa importante perchè è il momento in cui il nostro cervello immagazzina più informazioni, e noi, dobbiamo fare in modo che queste informazioni diventino atteggiamenti, comportamenti, soluzioni da poter sfruttare sempre a nostro vantaggio.